Frioul-Vénétie Julienne
Loi régionale du 20 novembre 2009, no 20 Normes de protection et
de promotion des minorités |
Legge regionale 20 novembre 2009, n. 20
Articolo 1
Finalita 1. Nel rispetto dei principi costituzionali, delle convenzioni di diritto internazionale, della normativa comunitaria e statale, la Regione Friuli Venezia Giulia riconosce e concorre a tutelare e valorizzare, come parte del proprio patrimonio storico, culturale e umano, le minoranze di lingua tedesca presenti nel territorio regionale.
2. Il territorio in
cui insistono le minoranze di lingua tedesca presenti in
regione, e' definito ai sensi dell'
articolo 3 della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme
in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche),
dalla delibera del Consiglio provinciale di Udine 26 aprile
2001, n. 32 (Delimitazione dell'ambito territoriale di
tutela della lingua e cultura delle popolazioni germaniche
in Provincia di Udine), dalla delibera della Giunta
regionale 3 agosto 2001, n. 2680 (Ricognizione dei territori
delimitati dalla regione ai sensi delle leggi regionali
vigenti in materia di tutela e valorizzazione della lingua e
della cultura friulana e delle popolazioni germanofone, ai
fini dell'attuazione degli interventi previsti dalla
legge 482/1999 ), e dalla delibera del Consiglio
provinciale di Udine 23 maggio 2005, n. 10 (Delimitazione
ambito territoriale di tutela della lingua e cultura
germaniche in Provincia di Udine. Inserimento del Comune di
Pontebba), che individuano i seguenti ambiti comunali e
subcomunali:
3. Nel quadro della tutela delle minoranze
di lingua tedesca e' prevista la promozione e la
valorizzazione delle varieta' saurana e timavese.
4. La Regione Friuli Venezia Giulia
promuove e sostiene iniziative pubbliche e private
finalizzate a mantenere e incrementare l'uso della lingua
tedesca, comprese le varieta' saurana e timavese, nei
territori di cui al
comma 2 .
5. La presente legge, unitamente alle
disposizioni emanate a tutela delle minoranze linguistiche
slovena e friulana, da attuazione alle politiche regionali
atte a valorizzare le diversita linguistiche e culturali
presenti nel territorio regionale.
Articolo 2
Principi
1. Con la presente
legge la Regione concorre, nell'ambito delle proprie
competenze, all'applicazione dei principi espressi:
2. Le disposizioni della presente legge
integrano e danno attuazione alla normativa statale di cui
alla legge 482/1999 , all'
articolo 1, comma 5, del decreto del Presidente della
Repubblica 2 maggio 2001, n. 345 (Regolamento di
attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 , recante norme di tutela
delle minoranze linguistiche storiche), all'
articolo 5 della legge 23 febbraio 2001, n. 38 (Norme a
tutela della minoranza linguistica slovena della regione
Friuli-Venezia Giulia), e al
decreto legislativo 12 settembre 2002, n. 223 (Norme di
attuazione dello Statuto speciale della Regione
Friuli-Venezia Giulia per il trasferimento di funzioni in
materia di tutela della lingua e della cultura delle
minoranze linguistiche storiche nella regione), e
definiscono, assieme alle norme regionali specificamente
rivolte alle minoranze linguistiche slovena e friulana, le
linee fondamentali delle politiche di intervento della
Regione a favore delle diversita' culturali e linguistiche
presenti nel proprio territorio.
Articolo 3
Rapporti internazionali con paesi europei e territori
esteri di lingua tedesca
1. Al fine di promuovere il rafforzamento e
la valorizzazione delle specificita' culturali e
linguistiche delle minoranze di lingua tedesca presenti nel
territorio regionale, la Regione Friuli Venezia Giulia
sostiene politiche e iniziative volte alla piu' ampia
collaborazione con paesi europei in cui e' storicamente
presente la lingua tedesca e con territori esteri ove sono
presenti minoranze di lingua tedesca.
Articolo 4
Cooperazione tra minoranze linguistiche regionali.
Relazioni della minoranza linguistica tedesca del Friuli
Venezia Giulia con le minoranze di lingua tedesca presenti
nel territorio nazionale
1. La Regione promuove iniziative dirette a favorire la collaborazione, la comprensione e la reciproca conoscenza tra le minoranze di lingua tedesca e le minoranze linguistiche slovena e friulana presenti nel territorio regionale e le loro istituzioni, nonche' sostiene le attivita' delle associazioni che promuovono la conoscenza e la diffusione delle lingue minoritarie in ambito regionale. Le iniziative suddette possono intercorrere anche tra le minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia e le minoranze linguistiche presenti in altre regioni italiane.
2. La Regione sostiene la realizzazione di
progetti comuni atti alla valorizzazione delle diversita'
culturali e linguistiche e al rafforzamento del concetto di
interculturalita'.
3. Nelle materie di loro competenza i
Comuni di cui all'
articolo 1, comma 2 , possono stipulare accordi e intese
con collettivita' e autorita' locali per finalita' di
interesse comune, anche prevedendo la costituzione di
organismi e altri soggetti di diritto pubblico e privato.
Articolo 5
Rapporti tra la Regione, la Provincia di Udine, gli enti
locali e i cittadini appartenenti alle minoranze di lingua
tedesca
1. Nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , negli uffici delle amministrazioni regionale, provinciale e comunale e' consentito l'uso orale e scritto della lingua della minoranza tedesca; tali uffici rispondono nella lingua della minoranza tedesca e predispongono risposta scritta in lingua italiana con allegato il testo nella lingua della minoranza tedesca, entro i termini previsti dalla normativa vigente.
2. Nel territorio di cui all'
articolo 1, comma 2 , gli atti ufficiali, predisposti
dagli uffici delle amministrazioni pubbliche di cui al
comma 1 , destinati alla generalita' dei cittadini e
quelli destinati al singolo, per uso pubblico, sono redatti
in lingua italiana e possono presentare il testo anche in
lingua tedesca.
3. Gli uffici delle amministrazioni
regionale e provinciale e degli enti da esse dipendenti
comunicano nel territorio di cui all'
articolo 1, comma 2 , anche in lingua tedesca, le
informazioni dirette al pubblico, nonche' quelle di
specifico interesse per la minoranza, assicurandosi che le
informazioni istituzionali e promozionali diffuse nel loro
territorio siano pubblicate anche sulla stampa periodica in
lingua tedesca.
4. I medesimi uffici possono prevedere
indicazioni scritte rivolte al pubblico redatte, oltre che
in lingua italiana, anche nella lingua tedesca con pari
dignita grafica.
5. I formulari e la modulistica
amministrativa della Regione, della Provincia e degli altri
enti locali sono predisposti dai rispettivi uffici, siti nel
territorio di cui all'
articolo 1, comma 2 , in modalita' bilingue, italiano e
tedesco.
Articolo 6
Uffici per l'uso della lingua tedesca delle pubbliche
amministrazioni
1. Nei termini e con le modalita' previste dalla legge 482/1999 e dall' articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 345/2001 , nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , e' consentito l'uso orale e scritto della lingua tedesca, con le istituzioni scolastiche e gli uffici amministrativi ivi ubicati. A tale scopo, gli uffici delle pubbliche amministrazioni istituiscono uno sportello per i cittadini che utilizzano la lingua ammessa a tutela.
2. Per le finalita' previste all'
articolo 5 e al fine di razionalizzare l'utilizzo delle
risorse umane ed economiche e di rafforzare nel contempo la
qualita' dei rapporti internazionali con le istituzioni dei
paesi di lingua tedesca, l'amministrazione regionale e
quella della Provincia di Udine possono istituire un ufficio
unico.
3. Per le finalita' previste al
comma 1 , gli uffici delle amministrazioni comunali siti
nel territorio di cui all'
articolo 1, comma 2 , al fine di reperire e formare
personale in grado di rispondere alle esigenze previste
dalla presente legge, possono stipulare convenzioni con le
istituzioni scolastiche regionali, con le Universita' di
Udine e di Trieste e con altri soggetti istituzionali,
consorziandosi eventualmente tra di loro.
Articolo 7
Uso della lingua tedesca da parte di soggetti privati
1. Nei territori comunali di insediamento
delle minoranze di lingua tedesca della Regione, sulle
insegne esposte al pubblico e in tutte le indicazioni per il
pubblico, comprese le etichette sui prodotti agricoli,
artigianali e industriali, e' ammesso da parte di
associazioni e imprese l'uso, oltre che della lingua
italiana, anche di quella tedesca.
Articolo 8
Promozione e valorizzazione delle varieta' linguistiche
saurana e timavese
1. La Giunta regionale, su proposta dei Comuni di Sauris/Zahre e Paluzza (frazione Timau/Tischlbong), sentite le associazioni locali individua i criteri e le modalita' di promozione e valorizzazione delle varieta' saurana e timavese.
Articolo 9
Nomi, cognomi e denominazioni tedesche
1. L'amministrazione regionale e quelle degli enti locali del Friuli Venezia Giulia, negli atti di loro emanazione, assicurano ai cittadini appartenenti alle minoranze di lingua tedesca la corretta scrittura dei nomi e cognomi nel rispetto dei segni diacritici dell'alfabeto tedesco.
2. A decorrere dalla data di entrata in
vigore della presente legge, nel testo delle leggi e dei
regolamenti regionali, nonche' degli altri atti e documenti
da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, le
denominazioni tedesche di Comuni e frazioni sono riportate
accanto alla denominazione in lingua italiana, in
conformita' al testo previsto dai rispettivi statuti
comunali e nel rispetto dei segni diacritici dell'alfabeto
tedesco.
3. Al fine di assicurare l'attuazione delle
disposizioni di cui ai commi 1 e 2, le amministrazioni
regionale, provinciale e gli altri enti locali interessati
adeguano le attrezzature tecniche e informatiche utilizzate
dai loro uffici.
Articolo 10
Toponomastica e segnaletica stradale
1. Gli statuti e i regolamenti dei Comuni di cui all' articolo 1, comma 2 , in aggiunta ai toponimi ufficiali, possono prevedere l'adozione di toponimi conformi alle tradizioni e agli usi locali, previa deliberazione dei singoli Consigli comunali.
2. La segnaletica stradale riportante le
localita' delle comunita' di lingua tedesca puo' essere
prodotta in lingua italiana e tedesca nel rispetto dei
principi del codice della strada, previa deliberazione dei
singoli Consigli comunali.
3. Le deliberazioni della Giunta regionale
riguardanti le denominazioni ufficiali in lingua tedesca e
ogni altra questione generale concernente i toponimi in
lingua tedesca sono approvate con decreto del Presidente
della Regione da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della
Regione.
Articolo 11
Apprendimento della lingua tedesca
1. L'amministrazione regionale, nel quadro
delle azioni finalizzate all'incremento e alla
diversificazione dell'offerta formativa delle istituzioni
scolastiche, nonche' allo sviluppo e alla diffusione delle
attivita' culturali nella regione, promuove l'apprendimento
e la conoscenza della lingua e della cultura tedesca e
sostiene, anche in applicazione delle disposizioni di cui
all'
articolo 4 della legge 482/1999, la realizzazione di
iniziative dirette a favorire l'insegnamento della lingua
tedesca nelle scuole di ogni ordine e grado, nell'intero
territorio ove sono presenti minoranze di lingua tedesca.
2. Con deliberazione della Giunta regionale
sono stabilite le modalita' degli interventi di cui al
comma 1 , d'intesa con le autorita' scolastiche
regionali.
3. La Regione promuove iniziative di
collaborazione tra le universita' del Friuli Venezia Giulia,
le universita' di altri Stati europei, le Regioni e gli enti
locali dove sono presenti minoranze di lingua tedesca, da attuarsi anche sulla base di apposite convenzioni e
protocolli d'intesa, per migliorare la formazione e la
specializzazione nella lingua tedesca e nelle sue varieta'
locali dei cittadini appartenenti alle minoranze di lingua
tedesca presenti nel territorio regionale, in particolare
nel settore dell'istruzione universitaria e
post-universitaria, nonche' al fine del riconoscimento di
diplomi universitari e di esami di Stato che abilitino
all'esercizio delle professioni.
4. La Regione promuove altresi' iniziative di collaborazione tra i soggetti di cui ai commi 1 e 3 e le associazioni, con sede nel territorio regionale, che abbiano come fine la divulgazione della lingua e della cultura tedesca.
Articolo 12
Promozione e valorizzazione del patrimonio linguistico e
culturale delle minoranze di lingua tedesca del Friuli
Venezia Giulia
1. La Regione sostiene le attivita'
culturali, artistiche, scientifiche, educative e informative
rivolte alle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia
Giulia finalizzate a valorizzarne il patrimonio linguistico
e culturale, realizzate dagli enti locali e dalle
associazioni presenti nei territori di cui all'
articolo 1, comma 2 , con priorita' per gli enti di cui
all'
articolo 14.
2. La Regione, nell'ambito delle proprie
competenze, realizza iniziative dirette alla promozione e
alla valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale
delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia,
avvalendosi anche dell'apporto delle istituzioni culturali e
scientifiche delle minoranze stesse.
3. La Provincia di Udine e gli enti locali
del territorio di cui all'
articolo 1, comma 2 , concorrono a sostenere le
attivita' di carattere linguistico e culturale, rivolte alle
minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia.
Articolo 13
Interventi per il servizio radiotelevisivo in lingua
tedesca
1. Al fine di garantire la ricezione delle
trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua tedesca
nell'intero territorio di insediamento delle minoranze di
lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, l'Amministrazione
regionale e' autorizzata a finanziare la realizzazione e il
completamento delle opere destinate all'attivazione e al
potenziamento di impianti di diffusione della societa'
concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo,
mediante la concessione di contributi in conto capitale agli
enti locali di tale territorio, secondo le modalita'
previste dalla legge regionale 10 ottobre 1981, n. 71 (Interventi
regionali per il potenziamento e la massima diffusione del
servizio pubblico radio-televisivo nel Friuli-Venezia
Giulia).
2. Al fine di favorire lo sviluppo
dell'informazione e della comunicazione radiotelevisiva in
lingua tedesca, salvo il disposto di cui all'
articolo 12, comma 1, della legge 482/1999 , la Regione,
ai sensi del
comma 2 del medesimo articolo, e' altresi' autorizzata a
stipulare, previo parere del Comitato regionale per le
comunicazioni (Co.Re.Com.), apposite convenzioni con la
societa' concessionaria del servizio pubblico
radiotelevisivo e con emittenti radiotelevisive private
locali, per la realizzazione di programmi e servizi in
lingua tedesca, comprese le varieta' di cui all'
articolo 8.
Articolo 14
Enti e organizzazioni rappresentativi delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia 1. Sono considerati enti e organizzazioni rappresentativi delle minoranze di lingua tedesca, gli enti e le organizzazioni in possesso dei seguenti requisiti:
2. Gli enti e le organizzazioni di cui al
comma 1 , previa domanda presentata alla Direzione
centrale competente in materia di cultura, sono riconosciuti
con decreto del Presidente della Regione, su proposta
dell'Assessore regionale competente.
3. Ai sensi dell'
articolo 12, comma 1 , gli enti di cui al presente
articolo hanno priorita' nell'attribuzione dei contributi
per le specifiche attivita' di cui alla presente legge
rispetto alle altre associazioni presenti nel territorio di
cui all'
articolo 1, comma 2 .
Articolo 15
Commissione regionale per le minoranze di lingua tedesca
del Friuli Venezia Giulia
1. E istituita presso la Direzione
centrale competente in materia di cultura, la Commissione
regionale per le minoranze di lingua tedesca del Friuli
Venezia Giulia, di seguito denominata Commissione.
2. La Commissione di
cui al
comma 1 e un organo collegiale di sette componenti:
3. I compiti di segreteria sono svolti dal
personale della Direzione centrale competente in materia di
cultura.
4. Ai componenti della Commissione, per
l'espletamento del loro incarico, spettano unicamente il
trattamento di missione e il rimborso delle spese di
viaggio, nella misura che compete ai dipendenti regionali
con qualifica di dirigente.
5. La Commissione si riunisce almeno due
volte all'anno e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessita'.
6. Le riunioni della Commissione sono
valide con la presenza della maggioranza dei suoi
componenti. Le deliberazioni sono adottate con il voto
favorevole della maggioranza dei presenti e con la medesima
maggioranza e' adottato il regolamento di funzionamento.
7. La Commissione regionale e' costituita
con decreto del Presidente della Regione, previa
deliberazione della Giunta regionale, su proposta
dell'Assessore regionale competente per materia.
8. La Commissione rimane in carica per la
durata dell'intera legislatura.
Articolo 16
Compiti della Commissione 1. La Commissione fornisce i pareri previsti dalla presente legge o richiesti dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni del territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , e inoltre formula proposte e giudizi in relazione agli scopi della presente legge e sui quali, di propria iniziativa, ritenga di dover richiamare l'attenzione.
2. La Commissione, in
particolare:
e) formula autonomamente osservazioni e proposte in relazione alle finalita' di cui agli articoli 1 e 2, comma 2.
Articolo 17
Criteri di ripartizione delle risorse finanziarie
1. Con regolamento di attuazione, approvato
con deliberazione della Giunta regionale, previo parere
della Commissione consiliare competente, sentita la
Commissione di cui all'
articolo 15 , sono individuate le misure, le modalita' e
i criteri per la ripartizione delle risorse destinate alle
finalita' di cui alla presente legge.
Avec dispositions
d'application, approuvé par la décision du conseil régional,
après consultation du Comité compétent consiliare, estimé
que le comité visé à l'article 15, sont identifiés LES
MESURES, ET LES RÈGLES» ET LES CRITÈRES POUR L'ALLOCATION
DES RESSOURCES À DES FINS auxquelles la présente loi.
Articolo 18
Fondo regionale per la tutela delle minoranze di lingua
tedesca del Friuli Venezia Giulia
1. Per il finanziamento dei progetti e
delle iniziative previste dalla presente legge e' istituito
il Fondo regionale per la tutela e valorizzazione delle
minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia.
2. Con delibera della Giunta regionale,
previo parere della Commissione di cui all'
articolo 15 e della Commissione consiliare competente,
sono determinate le quote del fondo istituito dal
comma 1 , da destinare al finanziamento degli istituti e
delle associazioni di cui alla presente legge.
Articolo 19
Norme finali
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui all' articolo 17 , sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari, espressamente indicate dal medesimo, con esso incompatibili.
Articolo 20
Norme finanziarie
[...] |
Loi régionale 20 novembre
2009, n° 20 Article 1er But 1. But 2. Le territoire dans lequel persévèrent les minorités de langue allemande présentes dans la région est défini conformément à l'article 3 de la loi du 15 décembre 1999, no 482 (Normes en matière de protection concernant les minorités linguistiques historiques), à la résolution du Conseil provincial d'Udine du 26 avril 2001, no 32 (Délimitation de la protection territoriale de la langue et la culture des peuples germaniques dans la province d'Udine), à la résolution de la Junte régionale du 3 août 2001, no 2680 (Reconnaissance des territoires définis par la région en vertu des lois régionales pour la protection et la valorisation de la langue et la culture frioulane et des populations germanophones, aux fins de l'application des interventions prévues par la loi 482/1999) et à la résolution du Conseil provincial d'Udine du 23 mai 2005, no 10 (Délimitation du cadre territorial de protection de la langue et de la culture germaniques dans la province d'Udine. Mise en place de la commune de Pontebba), qui permettent d'identifier les limites municipales et sous-municipales suivantes:
3. Dans le cadre de la protection
des minorités de langue allemande il est prévu la promotion et la
valorisation des variétés saurana et timavese. 5. La présente loi, ainsi que les dispositions adoptées pour la protection des minorités linguistiques slovènes et frioulanes, met en œuvre la politique régionale visant à renforcer la diversité linguistique et culturelle dans la région. Article 2 Principes 1. Par la présente loi, la Région contribue, dans le domaine de ses compétences, à l'application des principes énoncés:
2. Les dispositions de la présente loi complètent et actualisent la législation nationale et en particulier la loi 482/1999, le paragraphe 5 de l'article 1 du Décret du président de la République du 2 mai 2001, no 345 (Règlement d'application de la loi du 15 décembre 1999, no 482, établissant les normes de protection des minorités linguistiques historiques), l'article 5 de la loi du 23 février 2001, no 38 (Normes en matière de protection de la minorité linguistique slovène de la région du Frioul-Vénétie Julienne) et le décret législatif du 12 septembre 2002, no 223 (Normes d'application du Statut spécial pour la Région du Frioul-Vénétie Julienne pour le transfert des fonctions relatives à la protection de la langue et de la culture des minorités linguistiques historiques dans la région) et de définir, en conformité avec les normes régionales spécifiquement destinées aux minorités linguistiques slovène et frioulane, les politiques fondamentales des interventions de la Région en faveur de la diversité culturelle et linguistique sur son territoire. Article 3 Relations internationales avec les pays
européens et les territoires étrangers de langue allemande Article 4 Coopération entre les minorités linguistiques régionales. Relations entre la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne avec les minorités germanophones présents sur le territoire national 1. La
Région encourage les initiatives visant à favoriser la coopération,
la compréhension et la connaissance mutuelle entre les minorités de
langue allemande et les minorités linguistiques slovène et frioulane
présentes sur le territoire régional et leurs institutions, ainsi
que le soutien des activités des associations qui cherchent à
promouvoir la connaissance et la diffusion des langues minoritaires
dans la région. Ces initiatives peuvent également avoir lieu entre
la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne et
des minorités linguistiques présentes dans d'autres régions
italiennes. 3. Dans les domaines relevant de leurs compétence, les municipalités visées au paragraphe 2 de l'article 1 peuvent conclure des accords et des arrangements avec la collectivité et les autorités locales à des fins d'intérêt commun, y compris par la création d'organismes et d'autres entités de droit public et privé. Article 5 Relations entre la Région, la Province d'Udine, les organismes locaux et les citoyens appartenant aux minorités de langue allemande 1. Dans le territoire visé au
paragraphe 2 de l'article 1, les bureaux des administrations
régionales, provinciales et municipales sont autorisés à utiliser la
langue orale et écrite de la minorité allemande; ces bureaux doivent
répondre dans la langue de la minorité allemande et préparer une
réponse écrite dans la langue italienne contenant le texte allemand,
selon le délai imparti par la loi. 3. Les bureaux de l'administration
régionale et provinciale, et les entités qui en dépendent doivent
communiquer, dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1,
également en allemand toute information adressée au public, ainsi
que celles d'intérêt particulier pour la minorité, en s'assurant que
les informations institutionnelles et promotionnelles diffusées sur
leur territoire sont également publiées dans la presse périodique en
langue allemande. Bureaux pour l'emploi de la langue allemande dans l'administration publique 1. Dans les conditions et selon les
modalités prévues par la
loi 482/1999
et l'article 6 du Décret
du président de la République 345/2001,
dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, il est
consenti le droit d'utiliser l'allemand à l'oral et à l'écrit avec
les établissements scolaires et les bureaux administratifs en son
sein. À cette fin, les bureaux de l'administration publique doivent
constituer un bureau pour les citoyens qui utilisent la langue
reconnue comme protégée. Article 7 Emploi de la langue allemande de la part des parties privées 1. Dans les territoires municipaux
d'implantation des minorités de langue allemande dans la Région, sur
les enseignes présentées au public et dans toutes les indications
destinées au public, y compris les étiquettes sur les produits
agricoles, artisanaux et industriels, il est autorisé de la part des
associations et des entreprises d'utiliser à côté de l'italien
également l'allemand. Promotion et valorisation des variétés linguistiques saurana et timavese 1. La Junte régionale, sur proposition des municipalités de Sauris/Zahre et de Paluzza (partie de Timau/Tischlbong), après avoir entendu les sections locales, identifie les critères et les méthodes pour promouvoir et améliorer les variétés saurana et timavese. Article 9 Noms, prénoms et dénominations allemandes 1. L'administration régionale et
celle des organismes locaux du Frioul-Vénétie Julienne, dans les
actes émis par elles, doivent assurer aux citoyens appartenant aux
minorités germanophones l'orthographe correcte de leurs noms et
prénoms en conformité avec les signes diacritiques de l'alphabet
allemand. Toponymie et signalisation routière 1. Les statuts et les règlements des
communes visés au paragraphe 2 de l'article 1, en plus des toponymes
officiels, doivent prévoir l'adoption de noms conformes aux
traditions et aux coutumes locales, après délibération auprès des
différents conseils municipaux. 3. Les délibérations de la Junte régionale concernant les noms officiels en allemand et de toute autre question générale sur les toponymes en allemand doivent être approuvées par le président de la Région pour être publiées dans le Bulletin officiel de la Région. Article 11 Apprentissage de la langue allemande 1. L'administration régionale, dans le cadre des actions visant à accroître la diversification des établissements d'ensegnement et de formation, ainsi que la diffusion des activités culturelles de la Région, doit favoriser l'apprentissage et la connaissance de la langue et de la culture allemandes et prendre en charge, même en vertu des dispositions visées à l'article 4 de la loi 482/1999, la mise en œuvre des initiatives visant à encourager l'enseignement de l'allemand dans les écoles à tous les niveaux sur l'ensemble du territoire, là où les minorités sont présentes des minorités germanophones. 2. Par résolution de la Junte régionale sont établies les modalités des interventions visées au paragraphe 1, en accord avec les autorités scolaires régionales. 3. La Région encourage les initiatives de collaboration entre les universités du Frioul-Vénétie Julienne, les universités des autres pays européens, les Régions et les autorités locales où il sont présentes des minorités de langue allemande; cette collaboration doit être obtenue sur la base d'accords et de protocoles d'entente pour améliorer la formation et la spécialisation en allemande et dans la variété locale des citoyens appartenant aux minorités de langue allemandes présente sur le territoire régional, en particulier dans le domaine de l'enseignement universitaire et post-universitaire, ainsi que la reconnaissance des diplômes universitaires et des examens d'État, qui permettent l'exercice des professions. 4. La Région fait également la
promotion des efforts de collaboration entre les entités visées aux
paragraphes 1 et 3, et leurs associations, avec des bureaux situés
dans la région, lesquels ont pour but la diffusion de la langue et
la culture allemandes. Promotion et valorisation du patrimoine linguistique et culturel des minorités de langue allemande du Frioul-Vénétie Julienne 1. La Région soutient les activités
culturelles, artistiques, scientifiques, éducatives et informatives
destinées à la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie
et visant à valoriser le patrimoine linguistique et culturelle; ces
activités sont effectuées par les autorités et les associations
locales sur les territoires visés au paragraphe 2 de l'article 1
avec en priorité les organismes visés à l'article 14. Article 13 Mesures pour le service de radiotélévision en allemand 1. Afin d'assurer la réception de transmission radiophonique et télévisée en allemand dans le territoire d'implantation des minorités germanophones du Frioul-Vénétie, l'administration régionale est autorisée à financer la construction et l'achèvement de travaux destinés à l'activation et le renforcement des systèmes de diffusion de la société publique de radiodiffusion fournisseur du service, au moyen de l'octroi de subventions en capital aux collectivités locales de ce territoire, selon les modalités prévues par la loi régionale du 10 octobre, 1981, no 71 (Mesures régionales pour le renforcement et la diffusion la plus large possible du service public de radiotélévision dans le Frioul-Vénétie Julienne). 2. Afin d'encourager le développement de l'information et de communication pour la radiotélévision en allemand, sous réserve des dispositions du paragraphe 1 de l'article 12 de la loi 482/1999, la Région, en vertu du paragraphe 2 du même article, est aussi autorisée à conclure, sur l'avis du Comité régional pour la communication (Co.Re.Com.), des accords appropriés avec les sociétés fournisseurs du service public de radiotélévision avec les radio-télédiffuseurs commerciaux privés locaux, pour la mise en œuvre de programmes et des services en langue allemande, y compris les variétés linguistiques visées à l'article 8. Article 14 Institutions et organisations
représentant les minorités de langue allemande dans le
Frioul-Vénétie Julienne
2. Les institutions et organisations visées au paragraphe 1, après une demande présentée à la direction centrale compétente en matière de culture, sont reconnues par le président de la Région, sur proposition de l'assesseur régional compétent. 3. En vertu du paragraphe 1 de l'article 12, les entités visées au présent article ont la priorité dans l'attribution des subventions pour des activités spécifiques présentes dans la présente loi en ce qui concerne d'autres associations dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1. Article 15 Commission régionale pour les minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne 1. Il est institué à la Direction
générale compétente en matière de culture la Commission
régionale pour les minorités de langue allemande dans le
Frioul-Vénétie, ci-après dénommée «Commission».
3. Le secrétariat est assumé par le
personnel de la Direction centrale compétente en matière de culture. 5. La Commission se réunit au moins deux fois l'an et chaque fois qu'elle le juge nécessaire. 6. Les réunions de la Commission
sont valides avec la présence de la majorité de ses membres. Les
décisions sont prises par vote à la majorité des membres présents
et, avec la même majorité, sont adoptées les règles de procédure. Tâches de la Commission 1. La Commission émet des avis
prévus par la présente loi ou demandés par la Région, la Province et
les communes du territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, et
formule des propositions et des avis en relation avec les objectifs
de la présente loi et qui, de sa propre initiative, peuvent attirer
l'attention.
Article 17 Critères de répartition des ressources financières 1. En application du règlement, après approbation par une résolution de la Junte régionale, après consultation auprès de la Commission conseillère compétente, ayant entendu la Commission visée à l'article 15, des mesures sont prises pour identifier les modalités et les critères pour l'allocation des ressources aux fins de la présente loi. Article 18 Fonds régional pour la protection des minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne 1. Pour le financement des
projets et des initiatives envisagées par la présente loi et il est
institué le Fonds régional pour la protection et la promotion de la
minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne. Article 19 Normes finales 1. À partir de la date d'entrée en
vigueur du règlement visé à l'article 17, sont abrogées les
dispositions législatives et réglementaires, en particulier celles
qui ne sont pas compatibles avec les présentes dispositions. Normes financières [...] |