TRATTATO
tra la Repubblica Italiana
e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia
Le parti contraenti
Convinte che la cooperazione pacifica e le relazioni di buon vicinato fra
i due Paesi ed i loro popoli corrispondono agli interessi essenziali dei
due Stati,
Considerando che gli accordi che esse hanno concluso finora hanno creato
condizioni favorevoli allo sviluppo ulteriore ed all'intensificazione
delle relazioni reciproche,
Convinte che la uguaglianza fra Stati, la rinuncia all'impiego della forza
ed il rispetto conseguente della sovranità, dell'integrità territoriale e
dell'inviolabilità delle frontiere, il regolamento pacifico delle
controversie, la non ingerenza negli affari interni degli altri Stati, il
rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà, unitamente
all'applicazione in buona fede di ogni obbligo internazionale,
rappresentano la base della salvaguardia della pace e della sicurezza
internazionale e dello sviluppo delle relazioni amichevoli e della
cooperazione fra gli Stati.
Confermando la loro lealtà al principio della protezione, la più ampia
possibile dei cittadini appartenenti ai gruppi etnici che deriva dalle
loro Costituzioni e dai loro ordinamenti interni e che ciascuna delle due
parti realizza in maniera autonoma, ispirandosi anche ai princìpi della
Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo, della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di
discriminazione razziale e dei Patti Universali dei Diritti dell'Uomo,
della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione
razziale e dei patti Universali dei Diritti dell'Uomo.
Animate dal desiderio di manifestare, attraverso il presente trattato, l'intenzione
comune di intensificare, nell'interesse dei due Paesi, i rapporti
esistenti di buon vicinato e di cooperazione pacifica,
Convinte parimenti che ciò contribuirà al rafforzamento della pace e della
sicurezza in Europa,
Hanno convenuto quanto segue:
Articolo 1
La frontiera tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista
Federativa di Jugoslavia, per la parte che non è indicata come tale nel
trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, è descritta nel testo
di cui all'Allegato I e tracciata sulla carta di cui all'Allegato II del
presente trattato.
In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà
fede il testo.
Articolo 2
La frontiera fra i due Stati nel Golfo di Trieste è descritta nel testo di
cui all'Allegato III e tracciata sulla carta di cui all'Allegato IV del
presente trattato.
In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà
fede il testo.
Articolo 3
La cittadinanza delle persone che alla data del 10 giugno 1940 erano
cittadini italiani ed avevano la loro residenza permanente sul territorio
di cui all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio
1947, come pure la cittadinanza dei loro discendenti, nati dopo il 10
giugno 1940, è regolata rispettivamente dalla Legge dell'una o dell'altra
delle Parti, a seconda che la residenza delle suddette persone al momento
dell'entrata in vigore del presente Trattato si trovi nel territorio
dell'una o dell'altra delle Parti.
Le persone che fanno parte del gruppo etnico italiano e le persone che
fanno parte del gruppo etnico jugoslavo, alle quali si applicano le
disposizioni del comma precedente, hanno facoltà di trasferirsi
rispettivamente nel territorio italiano e nel territorio jugoslavo, alle
condizioni previste dallo scambio di lettere di cui all'Allegato VI del
presente Trattato.
Per quanto riguarda le famiglie, verrà tenuto conto della volontà di
ciascuno dei coniugi e, nel caso in cui questa fosse coincidente, non sarà
tenuto conto dell'eventuale diversa appartenenza etnica dell'uno o
dell'altro coniuge.
I figli minori seguiranno l'uno o l'altro dei loro genitori, in conformità
con la normativa di diritto privato, applicabile in materia di separazione,
nel territorio dove i genitori hanno la loro residenza permanente al
momento dell'entrata in vigore del presente Trattato.
Articolo 4
I due governi concluderanno, al più presto possibile, un Accordo relativo
ad un indennizzo globale e forfettario che sia equo ed accettabile dalle
due Parti, dei beni, diritti ed interessi delle persone fisiche e
giuridiche italiane, situati nella parte del territorio indicata
all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947,
compresa nelle frontiere della Repubblica Socialista Federativa di
Jugoslavia, che hanno fatto oggetto di misure di nazionalizzazione o di
esproprio o di altri provvedimenti restrittivi da parte delle Autorità
militari, civili o locali jugoslave, a partire dalla data dell'ingresso
delle Forze Armate Jugoslave nel suddetto territorio.
A tale fine i due governi inizieranno negoziati entro il termine di due
mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato.
Nel corso di questi negoziati i due governi esamineranno con spirito
favorevole la possibilità di lasciare, in un certo numero di casi, gli
aventi diritto che faranno domanda entro un termine da stabilire, la
libera disponibilità dei beni immobili sopra menzionati, i quali siano già
stati affidati in uso o in amministrazione ai membri vicini della famiglia
del titolare, o in casi simili.
Articolo 5
Al fine di regolare la materia delle assicurazioni sociali e delle
pensioni di vecchiaia delle persone indicate all'articolo 3 del presente
Trattato, le due parti concluderanno appena possibile un accordo relativo
alle questioni che, secondo il Protocollo Generale del 14 novembre 1957,
non sono già regolate dall'Accordo stipulato fra di esse in pari data.
A questo fine i due Governi inizieranno negoziati entro un termine di due
mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato.
Fino alla conclusione dell'Accordo previsto al primo paragrafo di questo
articolo, la salvaguardia degli interessi delle persone che attualmente
godono di assicurazioni sociali e di pensioni di vecchiaia e che rientrano
nel novero di quelle indicate all'articolo 3 del presente Trattato, è
assicurata dalle misure che figurano all'Allegato IX del presente Trattato.
Articolo 6
Le due parti confermano la loro volontà di sviluppare ulteriormente la
loro cooperazione economica con l'obiettivo, in particolare del
miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni di frontiera dei
due Paesi.
A questo fine esse hanno simultaneamente stipulato un Accordo sullo
sviluppo della cooperazione economica.
Articolo 7
Alla data dell'entrata in vigore del presente Trattato il Memorandum d'intesa
di Londra del 5 ottobre 1954 e i suoi allegati cessano di avere effetto
nelle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista
Federativa di Jugoslavia.
Ciascuna parte ne darà comunicazione al Governo del Regno Unito di Gran
Bretagna e dell'Irlanda del Nord, al Governo degli Stati Uniti d'America
ed al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, entro un termine di
trenta giorni a partire dall'entrata in vigore del presente Trattato.
Articolo 8
Al momento in cui cessa di avere effetto lo Statuto Speciale allegato al
Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954, ciascuna parte dichiara
che essa manterrà in vigore le misure interne già adottate in applicazione
dello Statuto suddetto e che essa assicurerà, nell'ambito del suo diritto
interno al mantenimento del livello di protezione dei membri dei due
gruppi etnici rispettivi previsto dalle norme dello Statuto Speciale
decaduto.
Articolo 9
Il presente Trattato sarà ratificato appena possibile ed entrerà in vigore
alla data dello scambio degli strumenti di ratifica simultaneamente con
l'Accordo firmato in data odierna, riguardante lo sviluppo della
cooperazione economica fra i due Paesi. Lo scambio degli strumenti di
ratifica avrà luogo a Belgrado.
Fatto a Osimo (Ancona) il 10 novembre 1975 in due originali in lingua
francese
Per il Governo della Repubblica Italiana: M. Rumor.
Per il Governo della R. S. F. di Jugoslavia: M. Minic. |
TRAITÉ
entre la République italienne
et la République socialiste fédérative de Yougoslavie
Les parties contractantes :
Convaincues que la coopération pacifique et les relations de bon
voisinage entre les deux pays et leurs peuples correspondent aux intérêts
essentiels des deux États,
Considérant que les accords qu'elles ont conclus jusqu'à présent ont
créé des conditions favorables au développement ultérieur et à
l'intensification des relations réciproques,
Convaincues que l'égalité entre États, le renoncement à l'emploi
de la force et le respect conséquent de la souveraineté, de l'intégrité
territoriale et de l'inviolabilité des frontières, le règlement pacifique
des controverses, la non-ingérence dans les affaires internes des autres
États, le respect des droits fondamentaux et des libertés, et
l'application consciencieuse de bonne foi de toute obligation internationale
représentent la base de la sauvegarde de la paix et de la sûreté
internationale ainsi que du développement des relations amicales et de la
coopération entre les États.
En réaffirmant leur
engagement envers le principe de la plus grande protection possible des
citoyens appartenant à des minorités ethniques,
principe prévu par leur constitution et leur système juridique et que
chacune des deux Parties met en œuvre de façon autonome en s'inspirant
des principes de la Charte des Nations unies, de la Déclaration
universelle des droits de l'homme, de la Convention sur l'élimination de
toute forme de discrimination raciale et des Pactes universels sur les
droits de l'homme.
Animées du désir de manifester, à travers le présent traité,
leur intention
commune d'intensifier, dans l'intérêt des deux pays, des rapports
existants de bon voisinage et de coopération pacifique,
Convaincues de la même façon que cela contribuera au renforcement de la
paix et de la sûreté en Europe,
Elles ont convenu ce qui suit :
Article 1er
La frontière entre la République italienne et la République socialiste
fédérative de Yougoslavie, pour la partie qui n'est pas indiquée comme tel
dans le traité de paix avec l'Italie du 10 février 1947, est décrite dans
le texte de l'Annexe I et tracée sur la carte de l'Annexe II du
présent traité.
En cas de divergence entre la description de la frontière et celle de la
carte, le texte fera foi.
Article 2
La frontière entre les deux États dans le golfe de Trieste est décrite
dans le texte de l'Annexe III et indiquée sur la carte de l'Annexe IV
du présent traité.
En cas de divergence entre la description de la frontière et celle de la
carte, le texte fera foi.
Article 3
La citoyenneté des personnes qui,
en date du 10 juin 1940, étaient citoyens italiens et avaient leur résidence permanente sur le territoire
prévu à l'article 21 du traité de paix du 10 février 1947 avec l'Italie,
ainsi que les descendants de ces citoyens nés après le 10 juin 1940,
sont régis respectivement par la législation de l'une ou autre des Parties,
selon que la résidence desdites personnes au moment de
l'entrée en vigueur du présent traité se trouve dans le territoire de
l'une ou
l'autre des Parties.
Les personnes qui font partie
du groupe ethnique italien et
celles qui font partie du groupe ethnique yougoslave, auxquelles
s'appliquent les dispositions du précédent paragraphe,
ont la possibilité de
déménager respectivement dans le territoire italien et dans le territoire
yougoslave, aux conditions prévues dans l'échange de lettres de l'Annexe VI du présent traité.
En ce qui concerne les familles, il sera tenu compte de la volonté de
chacun des conjoints et, dans le cas où celles-ci se recoupent,
il ne sera pas tenu compte de l'éventuelle différence d'appartenance
ethnique de l'un ou de
l'autre conjoint.
Les enfants mineurs suivront l'un ou autre de leurs parents, en conformité
avec la réglementation de droit privé, applicable en matière de
séparation, dans le territoire où les parents ont leur résidence
permanente au moment de l'entrée en vigueur du présent traité.
Article 4
Les deux gouvernements concluront, au plus tôt possible, un accord relatif
à une indemnité globale et une compensation qui soit équitable et acceptable
pour les deux Parties, des biens, droits et intérêts des personnes physiques et
morales italiennes, situés dans la partie du territoire indiquée à
l'article 21 du Traité de paix du 10 février 1947 avec l'Italie, comprise
dans les frontières de la République socialiste fédérative de Yougoslavie,
qui a fait objet de mesures de nationalisation ou d'expropriation ou
d'autres mesures restrictives de la part des autorités militaires, civiles
ou locales yougoslaves, à partir de la date de l'entrée des Forces armées
yougoslaves dans ledit territoire.
À cette fin, les deux gouvernements entameront des négociations avant le
délai de
deux mois à partir de la date de l'entrée en vigueur du présent traité.
Au cours de ces négociations, les deux gouvernements examineront avec
un esprit favorable la possibilité de laisser, dans un certain nombre de cas,
les ayants droit dont il est question de demander dans un délai à
préciser la
libre disponibilité des biens immobiliers mentionnés ci-dessus, qui ont déjà
été confiés à l'usage et à la gestion auprès des membres voisins de la
famille du détenteur ou en des cas similaires.
Article 5
Afin de régler la question des assurances sociales et des pensions de
vieillesse des personnes mentionnée à l'article 3 du présent traité, les
deux parties concluront dès que possible un accord relatif aux questions
qui, selon le Protocole général du 14 novembre 1957, ne sont pas déjà
réglementées en vertu de l'accord prévu entre elles à pareille date.
À cette fin, les deux gouvernements entameront
des négociations avant un délai
de deux mois à partir de la date de l'entrée en vigueur du présent traité.
Jusqu'à la conclusion de l'accord prévu au premier paragraphe du présent
article, la sauvegarde des intérêts des personnes qui actuellement
jouissent d'assurances sociales et de pensions de vieillesse et
correspondant au nombre mentionné à l'article 3 du présent traité,
est assurée dans les dispositions qui figurent à l'Annexe IX du présent traité.
Article 6
Les deux parties confirment leur volonté de développer ultérieurement leur
coopération économique avec l'objectif d'améliorer en particulier les conditions de vie des populations frontalières des deux
pays.
À cette fin, elles ont simultanément conclu un accord sur le développement de
la coopération économique.
Article 7
À la date de l'entrée en vigueur du présent traité, le Mémorandum d'accord
de Londres du 5 octobre 1954 et son annexe cessent d'avoir effet dans
les relations entre la République italienne et la République socialiste
fédérative de Yougoslavie.
Chacune des Parties donnera communication au gouvernement du Royaume-Uni de
Grande-Bretagne et d'Irlande du Nord, au gouvernement des États-Unis
d'Amérique et au Conseil de sécurité des Nations unies, avant un délai de
trente jours à partir de l'entrée en vigueur du présent traité.
Article 8
Chaque Partie déclare que, lorsque cessera d'avoir effet le Statut spécial
annexé au Mémorandum d'entente de Londres du 5 octobre 1954, elle
maintiendra en vigueur les mesures nationales déjà adoptées sur la base
dudit Mémorandum et qu'elle assurera, dans le cadre de son droit
national,
le maintien du niveau de protection des membres des deux groupes ethniques,
tel qu'il est prévu par les dispositions du Statut spécial qui n'est
plus applicable.
Article 9
Le présent traité sera ratifié dès que possible et entrera en vigueur à
la date de l'échange des instruments de ratification simultanément avec l'accord
signé la date du jour quant au développement de la coopération économique entre les deux
pays. L'échange des instruments de ratification aura lieu
à Belgrade.
Fait à Osimo (Ancone), le 10 novembre 1975, en deux originaux en langue
française
Pour le Gouvernement de la République italienne : M. Rumor.
Pour le Gouvernement de la R.S.F. de Yougoslavie : M. Minic. |